Analisi Manga

Analisi Fumetti: Silver Surfer

Analisi Fumetti: Buongiorno cari lettori, oggi ci spostiamo dal solito contesto dei manga, per affacciarci a quello americano con Silver Surfer: Requiem, di Straczynski e Ribic, rispettivamente autore e disegnatore. La trama è semplice: Silver Surfer ha scoperto di essere prossimo alla morte e torna a casa, ma prima affronterà un viaggio emotivo, personale, ricordando la sua vita e ritrovando un vecchio amico. L’araldo delle stelle, essere che più volte ha solcato le galassie e gli universi, che nella nostra visione da terrestri è immortale, è invece mortale come tutti noi, prova delle emozioni, soffre e va incontro al suo destino. L’autore, ci racconta il suo punto di vista, ci pone delle domande e mentre Silver Surfer ricorda gli eventi passati, si pone delle domande e reinterpreta se stesso e ciò che è stato. C’è quel detto che dice che in quel momento prima di morire, le persone rivedono tutta la loro vita passargli davanti, velocemente e inesorabilmente. Ecco, allo stesso modo accade al protagonista, all’inizio reagisce negativamente, poiché non si aspetta tale destino, non lo accetta, era convinto di essere immortale ma poi capirà che tutto ciò non è una tortura o una sfortuna, ma è motivo di riflessione sulla vita, e sulla morte. Silver Surfer inizialmente affronterà dei problemi e quesiti universali, con pragmaticità, come ci si aspetterebbe da un supereroe, o superuomo, poi sposterà la sua attenzione su tematiche più umane, come emozioni o valori ad esempio, domande che seppur semplici, non hanno risposte altrettanto semplici. Di pagina in pagina, è sia il lettore che Silver Surfer a capire che la sua morte è sempre più prossima, leggeremo meno parole a testo, e allo stesso modo il protagonista mostrerà con i suoi sguardi e non con le sue parole il sentimento di accettazione. Un sentimento che è sincero, puro, consapevole, espresso talvolta anche con un urlo soffocato o un breve sfogo. Grande merito bisogna darlo anche all’artista dei disegni (pittorici) che accompagnano la narrazione. Ribic, con il suo stile delicato e sinuoso, rende questo fumetto un piccolo diamante. Ci troviamo quasi appannati, da questi colori e dal suo stile emaciato, come se ci trovassimo sott’acqua e la luce del sole che penetra dall’alto, crea quegli effetti di rifrazione tali da rendere i volti e le forme più affilate, la pelle più candida e infine la luce è diffusa, per rendere l’atmosfera, quasi galattica, stellare come se ci fosse un eterno tramonto. Questi effetti sono accentuati dall’uso del colore, che dà profondità di campo, crea luci e ombre, e li mantiene vividi. La parte che personalmente mi è piaciuta di più, è il finale. Il protagonista rivede per l’ultima volta sua moglie, in un momento di commozione reciproca ed accettazione, non aggiungo altro per non spoilerare. Se lo avete letto o ancora non lo avete fatto, ve lo consiglio caldamente, lo trovate nella collana Must-Have o in un formato più grande nella collana “grandi tesori Marvel”. Nel caso foste interessati, passate nei nostri negozi, sarà nostro piacere parlarne e consigliarvi ben altro. Buona giornata da FantaUniverse

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